L'albero dell'esistenza Stampa
Scritto da Giuseppe   
Martedì 11 Marzo 2014 12:04



Nel Natale di quattro anni fa realizzai una struttura ad albero, con rami e potature varie, poi colorati di bianco con una vernice ad acqua.
Finite le feste decisi di non gettare la struttura, ma di porla in giardino dove si sarebbe lentamente decomposta. Dopo le prime piogge perse innanzitutto la coloritura e poi lentamente le varie ramaglie cominciarono a disfarsi. Ma prima che l'albero si dissolvesse completamente, un giorno, avendo a disposizione alcune potature decisi di inserire nuovi rami nella struttura, ormai quasi completamente indebolita e slegata, conferendogli una nuova solidità. Da allora, periodicamente, continuo ad aggiungere rami freschi all'albero che, nel tempo, ha cambiato lentamente forma e, forse, ha completamente rinnovato i rami che lo compongono, pur essendo di fatto ancora l'albero di quattro anni fa.
L'analogia con il nostro corpo è evidente, il quale rinnovando continuamente le sue cellule, pur mantenendo la sua identità, continua a modificarsi nel corso degli anni.
Cos'è dunque questo albero? Materialmente non è più quello di quattro anni fa, pur continuando formalmente ad esserlo, nel senso che racchiude uno spazio simile, ma non identico, non racchiudendo in realtà niente, essendo fatto di soli intrecci. Si potrebbe anche sostenere che sia un elemento vivo e dinamico, sopravvivendo modificandosi a dispetto del tempo che invece lo avrebbe già completamente decomposto, ma in realtà non possiede nessuna intrinseca capacità vitale se non la mia volontà di perpetuarne l'esistenza, che rimarrà tale finché conserverò questa determinazione o, comunque, fino a quando io stesso esisterò, dopodiché lentamente si decomporrà fino a sparire per sempre.